Dazi all’importazione del Bangladesh

Il Bangladesh, nazione dell’Asia meridionale in rapido sviluppo, ha un regime tariffario doganale strutturato e dinamico, progettato per regolamentare le importazioni, proteggere le industrie locali e generare ingenti entrate governative. Le politiche di importazione del Paese sono guidate dal National Board of Revenue (NBR), che supervisiona l’applicazione delle aliquote tariffarie in base alle categorie di prodotto e all’origine delle merci. Essendo un’economia emergente, il Bangladesh fa largo uso di materie prime, beni strumentali e prodotti di consumo importati per sostenere la propria crescita economica, imponendo al contempo dazi protettivi su alcuni settori per incoraggiare la produzione interna.

Dazi all'importazione del Bangladesh


Tariffe personalizzate per categoria di prodotto in Bangladesh

1. Prodotti agricoli

L’agricoltura rimane un settore vitale per il Bangladesh, che impiega gran parte della popolazione. Il governo ha istituito un regime tariffario equilibrato per le importazioni agricole, combinando dazi bassi sui beni di prima necessità e aliquote più elevate per i prodotti che possono essere prodotti localmente, al fine di proteggere gli agricoltori locali.

1.1 Prodotti agricoli di base

  • Cereali e granaglie: il Bangladesh importa una parte significativa del suo grano, mais e riso. Le aliquote tariffarie per questi prodotti di base variano a seconda dei livelli di produzione locale e delle esigenze del mercato.
    • Grano e mais: solitamente soggetti a dazi all’importazione dal 5% al ​​10%.
    • Riso: a seconda del tipo e della stagione, i dazi all’importazione variano dal 5% al ​​25%, con tariffe inferiori applicate nei periodi di carenza locale.
  • Frutta e verdura: i prodotti freschi vengono spesso importati per soddisfare la domanda interna. La struttura tariffaria incoraggia la produzione locale di alcuni tipi di frutta e verdura.
    • Mele e uvadazio dal 20% al 25%.
    • Cipolle e aglio: soggetti a dazi dal 15% al ​​20%.

1.2 Bestiame e prodotti lattiero-caseari

  • Carne e pollame: il Bangladesh importa una parte della sua carne, in particolare manzo, pollo e montone. Per proteggere gli agricoltori locali, il governo applica dazi dal 20% al 30% sulla carne importata.
  • Pesce e frutti di mare: il pesce e i frutti di mare importati sono soggetti a dazi doganali compresi tra il 10% e il 15%, con aliquote più elevate sui frutti di mare trasformati, a sostegno dell’industria ittica nazionale.
  • Prodotti lattiero-caseari: i prodotti lattiero-caseari quali latte in polvere, formaggio e burro sono soggetti a dazi doganali dal 20% al 30%, con aliquote inferiori applicate al latte in polvere essenziale.

1.3 Dazi speciali all’importazione

Il Bangladesh mantiene accordi commerciali preferenziali, come la South Asian Free Trade Area (SAFTA), che consente l’importazione di determinati prodotti agricoli dai paesi membri a tariffe ridotte o nulle. Inoltre, lo status di Paese meno sviluppato (LDC) nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) garantisce al Bangladesh un trattamento preferenziale, che include tariffe doganali ridotte per esportazioni e importazioni con alcuni paesi.

2. Beni industriali

I beni industriali sono fondamentali per l’economia in espansione del Bangladesh, soprattutto in settori come l’edilizia, la manifattura e il tessile. I dazi sui prodotti industriali variano a seconda che si tratti di prodotti finiti o di materie prime utilizzate nella produzione nazionale.

2.1 Macchinari e attrezzature

  • Macchinari industriali: per sostenere la crescita delle industrie locali, il Bangladesh impone tariffe basse (dall’1% al 5%) sui macchinari utilizzati nei settori manifatturiero, edile e tessile.
    • Macchinari tessili: dazi dall’1% al 3% per promuovere il fiorente settore tessile del Paese.
    • Macchinari da costruzione: tariffa dal 5% al ​​10%, con aliquote più basse per le attrezzature necessarie allo sviluppo delle infrastrutture.
  • Apparecchiature elettriche: macchinari e apparecchiature elettriche quali generatori, trasformatori ed elettronica industriale sono soggetti a tariffe dal 5% al ​​15%.

2.2 Veicoli a motore e trasporti

Il Bangladesh importa un’ampia gamma di veicoli a motore, dalle autovetture ai camion commerciali. I dazi sui veicoli sono relativamente elevati per proteggere l’industria locale dell’assemblaggio di veicoli e ridurre l’impatto ambientale dovuto alle elevate emissioni.

  • Veicoli per passeggeri: le tariffe di importazione sulle autovetture variano a seconda della cilindrata e del tipo.
    • Veicoli di piccole dimensioni (sotto i 1.500 cc): le tariffe vanno dal 60% al 120%.
    • Auto di lusso e veicoli di grossa cilindrata: possono essere soggetti a dazi fino al 300%, compresi dazi supplementari e normativi.
  • Veicoli commerciali: camion e autobus sono generalmente soggetti a tariffe che vanno dal 25% al ​​50%, a seconda dello scopo e delle dimensioni del veicolo.
  • Parti e componenti di veicoli: i ricambi auto quali motori, pneumatici e batterie sono soggetti a tariffe dal 10% al 25%, con aliquote preferenziali per i pezzi utilizzati nell’industria di assemblaggio locale.

2.3 Dazi doganali speciali per alcuni paesi

Il Bangladesh ha accordi commerciali con diversi paesi che riducono i dazi su determinati beni industriali. Ad esempio, nell’ambito del SAFTA, i macchinari industriali importati da stati membri come India e Nepal possono beneficiare di dazi doganali più bassi. Inoltre, gli impegni del Bangladesh nell’ambito dell’OMC prevedono dazi ridotti sui beni industriali provenienti dai paesi membri.

3. Tessili e abbigliamento

Il Bangladesh è uno dei maggiori esportatori mondiali di tessuti e abbigliamento. Di conseguenza, il governo mantiene tariffe relativamente basse sulle materie prime e dazi più elevati sui capi finiti importati per proteggere l’industria nazionale.

3.1 Materie prime

  • Cotone e filati: il Bangladesh importa gran parte del suo cotone e filati sintetici, applicando tariffe doganali basse (dall’1% al 5%) per garantire la competitività dell’industria tessile nazionale.
    • Importazioni di cotone: in genere sono soggette a una tariffa del 5%.
    • Fibre e filati sintetici: sono soggetti a dazi dall’1% al 3%.

3.2 Abbigliamento e vestiario finiti

  • Abbigliamento e vestiario: gli indumenti finiti importati in Bangladesh sono soggetti a tariffe doganali più elevate, che solitamente vanno dal 25% al ​​50%, per proteggere il settore manifatturiero locale dell’abbigliamento.
    • Abbigliamento casual e sportivo: generalmente tassato dal 30% al 40%.
    • Abbigliamento di lusso: potrebbero essere applicate tariffe più elevate, pari o superiori al 50%, per i marchi premium.

3.3 Dazi speciali all’importazione

Le importazioni di prodotti tessili e di abbigliamento dai paesi membri del SAFTA, come IndiaPakistan e Sri Lanka, possono beneficiare di tariffe ridotte o di contingenti esenti da dazi doganali nell’ambito di accordi commerciali regionali. Inoltre, il Bangladesh gode di un accesso preferenziale ai mercati europei nell’ambito del Sistema di preferenze generalizzate (SPG) dell’UE, consentendo ai prodotti tessili bengalesi di entrare nei mercati dell’UE senza dazi doganali.

4. Beni di consumo

Il Bangladesh importa un’ampia varietà di beni di consumo, tra cui elettronica, articoli per la casa e prodotti alimentari. La struttura tariffaria su questi beni riflette la volontà del governo di bilanciare l’accesso dei consumatori a prodotti a prezzi accessibili con la necessità di proteggere le industrie locali.

4.1 Elettronica ed elettrodomestici

  • Elettrodomestici: i grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici e condizionatori sono solitamente soggetti a dazi all’importazione dal 25% al ​​40%.
    • Frigoriferi: generalmente tassati al 30%.
    • Condizionatori d’aria: in genere sono soggetti a tariffe dal 35% al ​​40%.
  • Elettronica di consumo: i prodotti elettronici come televisori, smartphone e computer portatili sono generalmente soggetti a tariffe che vanno dal 20% al 35%.
    • Televisori: importati con dazio del 25%.
    • Smartphone e computer portatili: si applicano accise dal 15% al ​​20%.

4.2 Mobili e arredi

  • Mobili: i mobili importati, compresi i mobili per la casa e per l’ufficio, sono soggetti a tariffe che vanno dal 30% al 40%.
  • Arredamento per la casa: articoli come tappeti, tende e prodotti per la decorazione della casa sono solitamente soggetti a un’imposta del 20%-30%.

4.3 Dazi speciali all’importazione

I beni di consumo provenienti dai paesi SAFTA possono beneficiare di dazi doganali ridotti, mentre i prodotti provenienti da paesi con accordi di libero scambio o accesso preferenziale ai sensi delle norme dell’OMC possono anch’essi beneficiare di dazi doganali più bassi. Ad esempio, India e Sri Lanka beneficiano di dazi doganali più bassi su alcuni prodotti di consumo esportati in Bangladesh.

5. Energia e prodotti petroliferi

Il Bangladesh importa una parte significativa del suo fabbisogno energetico, in particolare petrolio e gas. Il governo applica tariffe e imposte su queste importazioni per garantire un approvvigionamento stabile e generare al contempo entrate.

5.1 Prodotti petroliferi

  • Petrolio greggio: i dazi sulle importazioni di petrolio greggio sono relativamente bassi, generalmente dal 5% al ​​10%, per mantenere l’accessibilità economica.
  • Prodotti petroliferi raffinati: le tariffe sui prodotti petroliferi raffinati, come benzina, gasolio e carburante per aviazione, variano solitamente dal 10% al 25%, con aliquote più elevate per i prodotti di carburante di lusso.

5.2 Attrezzature per l’energia rinnovabile

  • Pannelli solari e turbine eoliche: per promuovere l’energia rinnovabile, il Bangladesh applica tariffe basse o nulle sulle apparecchiature per l’energia rinnovabile, tra cui pannelli solari e turbine eoliche, in linea con i suoi obiettivi di energia verde.

6. Prodotti farmaceutici e apparecchiature mediche

Il settore farmaceutico del Bangladesh è un’industria in rapida crescita e il governo applica tariffe protettive su determinati medicinali e apparecchiature mediche importati per incoraggiare la produzione nazionale, garantendo al contempo l’accesso ai prodotti sanitari essenziali.

6.1 Prodotti farmaceutici

  • Medicinali: i medicinali di base sono generalmente soggetti a dazi doganali nulli o bassi (dal 5% al ​​10%) per garantirne l’accessibilità economica. Dazi doganali più elevati possono essere applicati a prodotti farmaceutici non essenziali o di lusso.

6.2 Dispositivi medici

  • Apparecchiature mediche: i dispositivi medici quali strumenti diagnostici, strumenti chirurgici e letti ospedalieri sono solitamente soggetti a tariffe comprese tra il 5% e il 15%.

7. Dazi doganali speciali ed esenzioni

Il Bangladesh applica vari dazi speciali ed esenzioni all’importazione per proteggere le industrie locali e promuovere al contempo il commercio con paesi specifici.

7.1 Doveri speciali per i paesi non SAFTA

Le importazioni da paesi non aderenti al SAFTA, come CinaStati Uniti e Giappone, sono soggette alle aliquote tariffarie standard definite dalla Banca Nazionale del Bangladesh (NBR). Ad esempio, i prodotti provenienti dalla Cina sono soggetti a dazi doganali standard, sebbene la partecipazione del Bangladesh alla Belt and Road Initiative (BRI) cinese possa in futuro portare a una riduzione dei dazi su determinati prodotti.

7.2 Accordi bilaterali e multilaterali

Il Bangladesh beneficia di diversi accordi commerciali preferenziali che riducono le tariffe sui beni provenienti da paesi o regioni specifici, tra cui:

  • Area di libero scambio dell’Asia meridionale (SAFTA): riduzione delle tariffe sui beni scambiati tra gli stati membri della SAARC, tra cui IndiaPakistanSri Lanka e altri.
  • Sistema di preferenze generalizzate (SPG) dell’UE: consente l’azzeramento delle tariffe doganali su molti prodotti esportati dal Bangladesh verso i paesi dell’UE.
  • Accordi bilaterali: il Bangladesh ha firmato accordi commerciali bilaterali con paesi come l’India, che consentono l’ esenzione dai dazi o aliquote tariffarie ridotte su determinati beni.

Informazioni sul paese

  • Nome ufficiale: Repubblica Popolare del Bangladesh
  • Capitale: Dhaka
  • Città più grandi:
    • Dhaka (Capitale e città più grande)
    • Chittagong
    • Khulna
  • Reddito pro capite: circa 2.554 USD (stima del 2023)
  • Popolazione: circa 171 milioni (stima del 2023)
  • Lingua ufficiale: bengalese (Bangla)
  • Valuta: Taka del Bangladesh (BDT)
  • Posizione: Asia meridionale, confinante con l’India a ovest, nord e est, con il Myanmar a sud-est e con il Golfo del Bengala a sud.

Geografia del Bangladesh

Il Bangladesh si trova nella parte nord-orientale dell’Asia meridionale e copre una superficie di circa 148.460 chilometri quadrati. Il paese è caratterizzato da una vegetazione lussureggiante, vasti sistemi fluviali e pianure costiere, che lo rendono una delle regioni più fertili del mondo.

  • Fiumi: il Bangladesh è attraversato da oltre 700 fiumi, i più grandi dei quali sono il Gange (Padma)il Brahmaputra (Jamuna) e il Meghna.
  • Territorio: il paese è prevalentemente pianeggiante, con pianure alluvionali e delta formati dai fiumi. Ci sono alcune zone collinari nelle Chittagong Hill Tracts nel sud-est.
  • Clima: il Bangladesh ha un clima tropicale monsonico, con estati calde e umide e forti piogge monsoniche.

Economia del Bangladesh

Il Bangladesh ha registrato una rapida crescita economica negli ultimi due decenni, passando da un’economia basata sull’agricoltura a un’economia trainata da manifattura, servizi ed esportazioni. Le politiche economiche del Paese si concentrano sull’industrializzazione, le esportazioni e lo sviluppo delle infrastrutture.

1. Tessili e abbigliamento

Il Bangladesh è il secondo esportatore di abbigliamento al mondo, dopo la Cina. Il settore tessile e dell’abbigliamento contribuisce a circa l’85% delle esportazioni totali del Paese e impiega milioni di lavoratori, principalmente donne. Il governo ha attuato politiche favorevoli per rilanciare questo settore, tra cui tariffe doganali basse sulle materie prime e incentivi per gli investimenti esteri.

2. Agricoltura

L’agricoltura rimane una parte essenziale dell’economia del Bangladesh, impiegando quasi il 40% della forza lavoro. I principali prodotti agricoli includono risoiuta e pesce. Il governo ha adottato misure per migliorare la produttività agricola attraverso sussidi, tariffe ridotte sugli input e programmi di sviluppo rurale.

3. Rimesse e servizi

Le rimesse dei lavoratori stranieri svolgono un ruolo fondamentale nell’economia del Bangladesh, contribuendo in modo significativo alle riserve valutarie. Anche il settore dei servizi, che comprende banche, telecomunicazioni e tecnologie dell’informazione, è in rapida crescita e si prevede che contribuirà maggiormente al PIL del Paese in futuro.

4. Sviluppo delle infrastrutture

Il Bangladesh sta investendo massicciamente nello sviluppo infrastrutturale, tra cui nuove centrali elettricheponti e porti, per sostenere la crescita industriale e l’urbanizzazione. Progetti come il ponte Padma e le nuove zone economiche speciali (ZES) dovrebbero stimolare ulteriormente la crescita economica nei prossimi anni.