Il Giappone, una delle maggiori economie mondiali, ha un sistema complesso e altamente regolamentato di dazi e tariffe doganali. Essendo una nazione insulare con risorse naturali limitate, il Giappone fa largo uso delle importazioni per soddisfare le proprie esigenze industriali e di consumo. Il paese è membro di diverse organizzazioni commerciali internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), e ha stipulato numerosi accordi di libero scambio (ALS) che influenzano la struttura tariffaria delle merci importate. Le aliquote tariffarie del Giappone sono stabilite per proteggere le industrie locali, mantenendo al contempo l’accesso a materie prime, tecnologie e beni essenziali provenienti da tutto il mondo.
Sistema tariffario doganale giapponese
I dazi doganali giapponesi sono gestiti dalla Dogana giapponese, che dipende dal Ministero delle Finanze. Il Paese segue un sistema di classificazione che classifica le merci in base alla loro natura e al loro utilizzo, determinando così i dazi all’importazione applicabili. Le tariffe doganali giapponesi sono influenzate dagli accordi commerciali internazionali, inclusi quelli con gli Stati Uniti, l’Unione Europea e altri partner commerciali chiave.
Il Giappone utilizza anche il Sistema Armonizzato (SA) per la classificazione tariffaria, un sistema riconosciuto a livello mondiale per la classificazione dei prodotti commercializzati. Le aliquote tariffarie per le importazioni in Giappone variano dallo 0% al 30%, a seconda della categoria di prodotto, con imposte aggiuntive come l’imposta sui consumi (simile all’IVA) applicate in aggiunta ai dazi doganali.
Dazi generali all’importazione
I dazi doganali giapponesi sulle importazioni sono suddivisi in diverse categorie, in base al tipo di prodotto. Di seguito sono illustrate le principali categorie di prodotto e le relative aliquote tariffarie. Queste aliquote possono variare leggermente a seconda del paese di origine a causa di accordi commerciali preferenziali o di altre misure commerciali.
Categoria 1: Prodotti agricoli
I prodotti agricoli sono tra i beni più protetti in Giappone, a dimostrazione della politica di sostegno all’agricoltura nazionale del Paese. Il governo ha imposto dazi doganali elevati su molte importazioni agricole per proteggere gli agricoltori locali, sebbene alcuni prodotti beneficino di dazi doganali più bassi in base a diversi accordi commerciali.
- Riso: i dazi doganali giapponesi sull’importazione di riso sono tra i più alti al mondo. Il dazio è del 340% per la maggior parte delle importazioni di riso, a seguito della politica giapponese volta a proteggere la propria industria risicola nazionale.
- Carne bovina: la carne bovina importata è soggetta a una tariffa del 38,5%, ma questa aliquota è ridotta in base ad alcuni accordi di libero scambio (ALS). Ad esempio, le importazioni di carne bovina dall’Australia e dagli Stati Uniti beneficiano di aliquote tariffarie ridotte in base all’Accordo di partenariato economico Giappone-Australia (JAEPA) e all’Accordo commerciale USA-Giappone.
- Grano: la tariffa doganale sul grano è del 10%, anche se il Giappone importa gran parte del suo grano da paesi come gli Stati Uniti e il Canada a condizioni preferenziali.
- Frutta e verdura: la frutta e la verdura importate sono solitamente soggette a dazi che vanno dal 10% al 20%, anche se alcuni prodotti, come gli agrumi, possono essere soggetti a dazi ancora più elevati.
Categoria 2: Beni industriali
I beni industriali sono essenziali per il settore manifatturiero giapponese e le aliquote tariffarie su questi beni sono generalmente inferiori rispetto ai prodotti agricoli. Tuttavia, specifiche categorie di beni industriali, come quelli soggetti a dazi antidumping o quelli protetti dalle normative industriali nazionali, potrebbero essere soggette a dazi più elevati.
- Macchinari e attrezzature: macchinari, componenti industriali e apparecchiature elettroniche sono generalmente soggetti a dazi che vanno dallo 0% al 5%. Tra questi rientrano componenti di produzione essenziali per settori come quello automobilistico, dell’elettronica e dei macchinari.
- Automobili: il Giappone importa veicoli e componenti automobilistici con dazi doganali relativamente bassi. Il dazio standard sulle autovetture è dello 0%, ma alcuni componenti, come pneumatici e batterie, possono essere soggetti a dazi del 3-5%.
- Elettronica: i prodotti elettronici di consumo come smartphone, computer e televisori sono solitamente soggetti a dazi doganali pari allo 0%, anche se alcuni articoli specifici potrebbero essere soggetti a piccole tariffe doganali in base alla loro classificazione.
Categoria 3: Tessili e abbigliamento
Il settore tessile e dell’abbigliamento è un altro ambito in cui il Giappone ha applicato tariffe protettive, sebbene negli ultimi anni tali tariffe siano state ridotte grazie ad accordi commerciali internazionali.
- Abbigliamento: i dazi doganali su abbigliamento e vestiario variano in base al materiale e al tipo di capo. Ad esempio, i capi in cotone sono generalmente soggetti a una tariffa dell’8,5%, mentre i capi in fibra sintetica possono raggiungere aliquote del 13,5%.
- Tessuti: i tessuti, tra cui cotone, lana e materiali sintetici, sono solitamente soggetti a tariffe doganali comprese tra il 4,2% e l’8,4%, a seconda della loro origine e dell’accordo commerciale specifico in vigore.
- Calzature: le scarpe importate sono soggette a tariffe che vanno dal 5% al 15%, con aliquote più elevate generalmente applicate alle calzature in pelle e di alta gamma.
Categoria 4: Beni di lusso e prodotti non essenziali
Il Giappone impone tariffe più elevate sui beni di lusso e sugli articoli non essenziali, sebbene molti di questi beni siano soggetti a imposte sui consumi aggiuntive che aumentano ulteriormente il costo finale per i consumatori.
- Gioielli e orologi: gioielli e orologi di alta gamma sono solitamente soggetti a dazi doganali che vanno dal 5% al 10%, anche se alcuni articoli di lusso potrebbero essere soggetti a dazi più elevati a seconda dei materiali di cui sono costituiti (ad esempio diamanti o metalli preziosi).
- Cosmetici: i prodotti di bellezza, compresi cosmetici e prodotti per la cura della pelle, sono generalmente soggetti a dazi all’importazione dal 5% al 10%.
- Bevande alcoliche: le importazioni di alcolici sono soggette ad accise oltre ai dazi doganali. Ad esempio, whisky, birra e vino sono soggetti a dazi che vanno dal 10% al 15%, con prodotti specifici potenzialmente soggetti a imposte aggiuntive a seconda del contenuto alcolico.
Dazi doganali speciali per alcuni paesi
Il Giappone ha firmato numerosi accordi commerciali con paesi e regioni di tutto il mondo, consentendo tariffe doganali preferenziali su determinate importazioni. Inoltre, alcuni prodotti importati da paesi specifici potrebbero essere soggetti a dazi antidumping o misure di salvaguardia.
Accordi di libero scambio (ALS)
Il Giappone ha stipulato accordi di libero scambio con diversi paesi, che hanno ridotto significativamente le tariffe su molti beni importati.
- Accordo di partenariato economico Giappone-Australia (JAEPA): questo accordo prevede tariffe preferenziali per una serie di prodotti, tra cui carne bovina, vino e latticini. Ad esempio, la tariffa sulla carne bovina australiana è ridotta al 19,5%, rispetto al 38,5% standard.
- Accordo di partenariato economico (APE) tra Giappone e UE: questo accordo ha ridotto o eliminato i dazi su beni come prodotti agricoli, macchinari e prodotti farmaceutici. Ad esempio, i dazi sulle importazioni di formaggio dall’UE sono stati gradualmente eliminati, a vantaggio sia dei consumatori che dei produttori.
- Partenariato Trans-Pacifico (TPP): il Giappone è membro dell’Accordo Globale e Progressivo per il Partenariato Trans-Pacifico (CPTPP), che include paesi come Canada, Australia e Messico. Il CPTPP ha ridotto significativamente i dazi su un’ampia gamma di beni, tra cui prodotti agricoli, macchinari e automobili.
Dazi antidumping
Il Giappone impone dazi anti-dumping su determinate importazioni se si ritiene che siano vendute a un prezzo inferiore al giusto valore di mercato, danneggiando potenzialmente le industrie nazionali.
- Acciaio: il Giappone ha imposto dazi anti-dumping sulle importazioni di alcuni tipi di acciaio, in particolare da paesi come la Cina, dove il mercato dell’acciaio è fortemente sovvenzionato dal governo.
- Pannelli solari: il Giappone ha imposto dazi anti-dumping anche sui pannelli solari provenienti dalla Cina, per proteggere l’industria nazionale produttrice di pannelli solari.
Misure di salvaguardia
Il Giappone, come molti altri paesi, ha la facoltà di imporre misure di salvaguardia nei casi in cui un’impennata delle importazioni minacci di danneggiare un’industria nazionale. Queste misure spesso comportano aumenti temporanei dei dazi all’importazione.
- Riso: il Giappone ha occasionalmente imposto tariffe di salvaguardia sulle importazioni di riso per proteggere i coltivatori nazionali di riso dalle fluttuazioni dei prezzi causate da un aumento delle importazioni.
Informazioni sul paese del Giappone
- Nome ufficiale: Giappone (日本, Nihon o Nippon)
- Capitale: Tokyo
- Tre città più grandi:
- Tokyo (Capitale)
- Yokohama
- Osaka
- Reddito pro capite: $ 42.000 (stima del 2023, adeguata alla parità del potere d’acquisto)
- Popolazione: circa 125,5 milioni (stima del 2023)
- Lingua ufficiale: giapponese
- Valuta: Yen giapponese (JPY)
- Posizione: il Giappone è una nazione insulare situata nell’Asia orientale, nell’Oceano Pacifico, a est della penisola coreana e della Cina. È composta da quattro isole principali: Honshu, Hokkaido, Kyushu e Shikoku, oltre a numerose isole minori.
Geografia del Giappone
Il Giappone è un arcipelago montuoso con una vasta gamma di caratteristiche geografiche, dalle pianure costiere alle montagne vulcaniche. Il paese si trova in una regione sismicamente attiva, con frequenti terremoti e occasionali eruzioni vulcaniche.
- Topografia: il territorio del Giappone è in gran parte montuoso, con circa il 70% del paese ricoperto da montagne. Le Alpi giapponesi dividono il paese in una parte occidentale e una orientale. La vetta più alta del Giappone è il Monte Fuji (3.776 metri).
- Clima: il Giappone vive quattro stagioni distinte, con inverni freddi al nord e condizioni subtropicali al sud. Il clima varia da continentale umido al nord a subtropicale umido al sud. Il Giappone è anche soggetto a disastri naturali, tra cui terremoti, tsunami e tifoni.
Economia del Giappone
Il Giappone è una delle economie più avanzate al mondo, nota per la sua potenza tecnologica, le infrastrutture altamente sviluppate e la solida base industriale.
- Settori economici:
- Produzione: il Giappone è leader mondiale nel settore manifatturiero, in particolare nei settori dell’elettronica, dell’automotive e della robotica.
- Servizi: il settore dei servizi, che comprende finanza, turismo e commercio al dettaglio, svolge un ruolo significativo nell’economia giapponese.
- Agricoltura: sebbene il settore agricolo giapponese contribuisca meno al PIL rispetto al settore manifatturiero o ai servizi, il paese è un importante produttore di riso, frutti di mare e alcuni tipi di frutta.
Principali industrie
- Automobili: il Giappone ospita alcune delle più grandi case automobilistiche al mondo, tra cui Toyota, Honda e Nissan. L’industria automobilistica contribuisce in modo significativo al PIL e ai ricavi delle esportazioni del Giappone.
- Elettronica: da decenni il Giappone è leader nel settore dell’elettronica, con aziende come Sony, Panasonic e Toshiba che plasmano il mercato globale dell’elettronica di consumo, dei semiconduttori e di altri prodotti ad alta tecnologia.
- Macchinari e robotica: il Giappone è rinomato per le sue industrie avanzate di macchinari e robotica, con tecnologie all’avanguardia utilizzate nei settori manifatturiero, agricolo e sanitario.
- Prodotti farmaceutici: il Giappone ha una solida industria farmaceutica, trainata dalla domanda interna e dalle esportazioni internazionali di tecnologie mediche, farmaci e prodotti sanitari.