Dazi all’importazione in Iraq

L’Iraq, situato nel cuore del Medio Oriente, ha un’economia in via di sviluppo che dipende fortemente dalle importazioni di beni di consumo, materie prime e attrezzature industriali. Le politiche commerciali e doganali dell’Iraq sono influenzate dalla sua appartenenza a organizzazioni internazionali come l’ Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e dagli accordi commerciali con i partner regionali. Le tariffe doganali del Paese si basano sul Sistema Armonizzato (SA), con aliquote che variano a seconda della categoria delle merci, del paese di origine e degli accordi commerciali applicabili.

L’economia irachena è trainata principalmente dal settore petrolifero, ma sono in corso sforzi per diversificare l’economia incoraggiando il commercio, gli investimenti esteri e le industrie nazionali. Le tariffe doganali e i dazi svolgono un ruolo chiave nella gestione delle importazioni e nella protezione delle industrie locali, in particolare in settori come l’agricoltura, l’industria manifatturiera e l’energia.

Dazi all'importazione in Iraq


Struttura tariffaria in Iraq

Il sistema tariffario iracheno è strutturato secondo la Legge sulle Tariffe Doganali, che prevede diverse aliquote tariffarie a seconda del tipo di prodotto importato. Le principali categorie di aliquote tariffarie sono:

  • 0% – 5%: beni essenziali come medicinali, generi alimentari di base e materie prime.
  • 10% – 20%: beni intermedi, semilavorati e beni strumentali.
  • 20% – 40%: Beni di consumo e articoli di lusso.

Oltre ai dazi all’importazione, i prodotti possono essere soggetti anche a:

  • Imposta sul valore aggiunto (IVA): sebbene l’Iraq attualmente non imponga l’IVA, potrebbe prendere in considerazione l’idea di introdurne una in futuro per ampliare la sua base imponibile.
  • Accise: applicate a beni specifici come tabacco, alcol e prodotti petroliferi.
  • Spese per i servizi doganali: potrebbero essere applicate spese aggiuntive per coprire i costi amministrativi e di sdoganamento.

Le tariffe irachene variano anche in base agli accordi internazionali, come l’ Area araba di libero scambio (GAFTA) e il Sistema generalizzato di preferenze tariffarie (SPG), che consentono un trattamento preferenziale per le importazioni da determinati paesi.


Tariffe per categoria di prodotto

1. Prodotti agricoli e alimentari

L’Iraq dipende fortemente dalle importazioni alimentari per soddisfare la domanda interna, poiché la produzione agricola locale è stata ostacolata da anni di conflitti e sfide ambientali. Il governo applica dazi su alcune importazioni agricole per proteggere i produttori locali.

1.1. Cereali e cereali

  • Riso: le importazioni di riso, alimento base, sono generalmente tassate al 5%.
  • Grano e orzo: le tariffe di importazione per grano e orzo, considerati materie prime essenziali, variano dal 5% al ​​10%.
  • Cereali lavorati (farina, pasta, ecc.): le tariffe sui cereali lavorati variano tra il 10% e il 15%, a seconda del livello di lavorazione.

Dazi speciali all’importazione:

  • Riso dai paesi arabi: in base al GAFTA, le importazioni di riso da altri paesi arabi possono beneficiare di tariffe ridotte o di un accesso in esenzione da dazi.
  • Riso proveniente da paesi non preferenziali: potrebbe essere soggetto a tariffe doganali più elevate o dazi aggiuntivi per proteggere gli agricoltori locali.

1.2. Prodotti lattiero-caseari

  • Latte: le importazioni di latte, sia fresco che in polvere, sono soggette a dazi del 10%.
  • Formaggio e burro: il formaggio e il burro importati sono soggetti a dazi doganali che vanno dal 15% al ​​20%, a seconda del tipo e della lavorazione.
  • Yogurt e altri prodotti caseari: le importazioni di yogurt e prodotti caseari simili sono soggette a imposte dal 10% al 20%.

Dazi speciali all’importazione:

  • Prodotti lattiero-caseari dai paesi arabi: le importazioni di prodotti lattiero-caseari dai paesi arabi possono beneficiare di tariffe ridotte o nulle in base agli accordi GAFTA.

1.3. Carne e pollame

  • Manzo, agnello e capra: le importazioni di carne sono soggette a dazi del 20%, con tariffe più elevate sulle carni lavorate.
  • Pollame: le importazioni di pollame, compresi pollo e tacchino, sono soggette a dazi del 20%.
  • Carni lavorate: i prodotti a base di carne lavorata, come salsicce e salumi, sono soggetti a dazi doganali che vanno dal 20% al 35%.

Condizioni speciali di importazione:

  • Carne congelata: la carne congelata potrebbe essere soggetta a normative di importazione più severe, tra cui controlli sanitari e di sicurezza, con tariffe doganali più elevate imposte per proteggere la produzione locale.

1.4. Frutta e verdura

  • Frutta fresca: la frutta fresca come mele, banane e arance è tassata dal 10% al 20%, a seconda del tipo e della stagionalità.
  • Verdure (fresche e congelate): le verdure fresche e congelate sono generalmente tassate dal 10% al 15%.
  • Frutta e verdura lavorate: la frutta e la verdura in scatola o congelate sono soggette a dazi doganali che vanno dal 15% al ​​25%.

Dazi speciali all’importazione:

  • Frutta e verdura dai paesi arabi: in base al GAFTA, la frutta e la verdura provenienti dai paesi arabi possono beneficiare di tariffe ridotte o di un accesso in esenzione da dazi.

2. Beni manufatti

I prodotti manifatturieri rappresentano una quota significativa delle importazioni irachene, in particolare tessili, macchinari, elettronica e veicoli. Il Paese si è impegnato a incoraggiare la produzione manifatturiera interna, pur continuando a fare affidamento sulle importazioni per soddisfare la domanda.

2.1. Tessili e abbigliamento

  • Cotone grezzo: le importazioni di cotone grezzo destinato alla produzione tessile sono tassate al 5%.
  • Prodotti tessili e abbigliamento (cotone, sintetico): i prodotti tessili e l’abbigliamento finiti sono generalmente tassati al 15-25%, a seconda del materiale e dell’origine.
  • Calzature: le calzature importate sono soggette a dazi dal 20% al 35%, a seconda del tipo (pelle, sintetico, ecc.).

Dazi speciali all’importazione:

  • Prodotti tessili provenienti dai paesi arabi: gli indumenti e i prodotti tessili provenienti dai paesi arabi potrebbero beneficiare di tariffe ridotte nell’ambito del GAFTA.
  • Prodotti tessili provenienti da paesi non preferenziali: potrebbero essere applicate tariffe doganali più elevate per proteggere le industrie locali, in particolare per i prodotti provenienti da paesi senza accordi commerciali.

2.2. Macchinari ed elettronica

  • Macchinari industriali: i macchinari destinati all’agricoltura, all’edilizia o alla produzione sono tassati al 5-10%, a seconda della classificazione dell’attrezzatura come beni strumentali.
  • Elettronica di consumo (TV, radio, ecc.): l’elettronica di consumo come televisori, radio e telefoni cellulari è soggetta a tariffe che vanno dal 10% al 20%.
  • Computer e periferiche: computer, stampanti e periferiche correlate sono solitamente soggetti a un’imposta del 5%, con l’IVA applicata separatamente.

Condizioni speciali di importazione:

  • Elettronica proveniente da paesi non preferenziali: a seconda del paese di origine, potrebbero essere applicate tariffe doganali più elevate o restrizioni all’importazione.

2.3. Automobili e ricambi per autoveicoli

  • Veicoli per passeggeri: i veicoli per passeggeri importati sono soggetti a tariffe che vanno dal 25% al ​​35%, a seconda della cilindrata e della classificazione di lusso.
  • Camion e veicoli commerciali: i veicoli commerciali come i camion sono solitamente tassati dal 10% al 15%, a seconda delle dimensioni e della cilindrata.
  • Ricambi per autoveicoli: le importazioni di ricambi per autoveicoli, compresi motori e accessori, sono soggette a tariffe dal 10% al 20%, a seconda della loro classificazione.

Dazi speciali all’importazione:

  • Veicoli di lusso: si applicano tariffe più elevate ai veicoli di lusso e di fascia alta, in particolare a quelli con motori di grandi dimensioni.
  • Veicoli usati: l’Iraq impone restrizioni all’importazione di veicoli usati, tra cui tariffe più elevate per incoraggiare l’acquisto di nuovi modelli.

3. Prodotti chimici

I prodotti chimici sono vitali per i settori industriale, agricolo e sanitario dell’Iraq. Le tariffe doganali sulle importazioni di prodotti chimici variano a seconda della categoria di prodotto e dell’uso previsto.

3.1. Prodotti farmaceutici

  • Medicinali: i medicinali essenziali sono solitamente soggetti a dazi doganali pari allo 0%, il che garantisce che i prodotti sanitari siano convenienti e accessibili.
  • Prodotti farmaceutici non essenziali: le importazioni di prodotti farmaceutici non essenziali, tra cui vitamine e integratori alimentari, sono soggette a dazi doganali dal 5% al ​​10%.

Dazi speciali all’importazione:

  • Prodotti farmaceutici dai paesi arabi: in base al GAFTA, le importazioni di prodotti farmaceutici dai paesi arabi possono beneficiare di tariffe ridotte o nulle.

3.2. Materie plastiche e polimeri

  • Materie plastiche grezze: le importazioni di materie plastiche grezze utilizzate nella produzione sono soggette a imposte dal 5% al ​​10%.
  • Prodotti finiti in plastica: i prodotti finiti in plastica, quali materiali di imballaggio, contenitori e prodotti di consumo, sono soggetti a tariffe doganali dal 15% al ​​20%.

Dazi speciali all’importazione:

  • Prodotti in plastica provenienti da paesi non preferenziali: potrebbero essere applicate tariffe doganali più elevate sui prodotti in plastica importati da paesi senza accordi commerciali preferenziali.

4. Prodotti in legno e carta

L’Iraq importa una notevole quantità di prodotti in legno e carta per i suoi settori dell’edilizia, dell’editoria e dell’imballaggio.

4.1 Legname e legname

  • Legname grezzo: le importazioni di legname grezzo e di legname sono soggette a tariffe che vanno dal 5% al ​​10%, a seconda del tipo e del livello di lavorazione.
  • Legno lavorato: le importazioni di prodotti in legno lavorato, come compensato e truciolato, sono soggette a tariffe doganali dal 15% al ​​20%.

4.2. Carta e cartone

  • Carta da giornale e carta non patinata: le importazioni di carta da giornale e carta non patinata utilizzata nell’editoria sono soggette a un’imposta del 5%.
  • Carta patinata: le importazioni di prodotti di carta patinata e lucida sono soggette a dazi del 10%.
  • Materiali di imballaggio: il cartone e gli altri materiali di imballaggio sono soggetti a tariffe dal 10% al 15%, a seconda della loro classificazione e dell’uso finale.

5. Metalli e prodotti metallici

L’Iraq importa una varietà di metalli e prodotti in metallo per sostenere i suoi settori edilizio e industriale, in particolare mentre il paese è impegnato in attività di ricostruzione e sviluppo.

5.1. Ferro e acciaio

  • Acciaio grezzo: le importazioni di acciaio grezzo, utilizzato nell’edilizia e nella produzione, sono soggette a dazi doganali dal 5% al ​​10%, a seconda della classificazione.
  • Prodotti finiti in acciaio: barre d’acciaio, travi, tubi e altri prodotti finiti in acciaio sono tassati dal 10% al 20%.

5.2. Alluminio

  • Alluminio grezzo: le importazioni di alluminio grezzo sono generalmente soggette a dazi del 5%.
  • Prodotti in alluminio: i prodotti finiti in alluminio, tra cui fogli, lattine e beni di consumo, sono soggetti a dazi dal 10% al 15%.

Dazi speciali all’importazione:

  • Metalli provenienti da paesi non preferenziali: l’Iraq potrebbe imporre dazi o tariffe aggiuntive sui prodotti metallici provenienti da paesi che non hanno accordi commerciali preferenziali.

6. Prodotti energetici

L’economia irachena dipende fortemente dal settore energetico, in particolare dal petrolio. Tuttavia, il Paese importa anche prodotti energetici per soddisfare la domanda interna, in particolare nei settori della raffinazione e della produzione di energia.

6.1. Combustibili fossili

  • Petrolio greggio: essendo un importante produttore di petrolio, l’Iraq in genere non importa petrolio greggio. Tuttavia, se fosse necessario importarlo, sarebbe probabilmente esente da dazi.
  • Prodotti petroliferi raffinati: benzina, gasolio e altri prodotti petroliferi raffinati sono soggetti a tariffe dal 5% al ​​10%, oltre alle accise.
  • Gas naturale: le importazioni di gas naturale sono soggette a tariffe del 5%, a seconda dell’uso previsto.

6.2. Attrezzature per l’energia rinnovabile

  • Pannelli solari: per promuovere l’energia rinnovabile, le importazioni di apparecchiature per l’energia solare sono soggette a tariffe pari a 0%, a dimostrazione dell’interesse dell’Iraq per soluzioni energetiche pulite.
  • Turbine eoliche: le attrezzature per l’energia eolica sono generalmente esenti da dazi o soggette a tariffe minime, poiché l’Iraq cerca di diversificare il suo mix energetico.

Dazi doganali speciali per paese

1. Area araba di libero scambio (GAFTA)

L’Iraq è membro della Greater Arab Free Trade Area (GAFTA), che consente il commercio esente da dazi doganali per la maggior parte delle merci tra i paesi arabi. Prodotti come generi alimentari, tessili e beni industriali importati da altri paesi arabi possono essere esenti da dazi doganali, a condizione che soddisfino i requisiti delle norme di origine.

2. Unione Europea (UE)

L’Iraq e l’ Unione Europea hanno firmato un Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC), che mira a rafforzare le relazioni commerciali tra le due regioni. Sebbene l’Iraq non abbia un accordo di libero scambio con l’UE, alcuni prodotti provenienti dall’UE potrebbero beneficiare di tariffe ridotte o di un trattamento preferenziale nell’ambito di questo partenariato.

3. Stati Uniti

Gli Stati Uniti sono uno dei principali partner commerciali dell’Iraq. Sebbene non esista un accordo formale di libero scambio tra i due Paesi, alcuni prodotti statunitensi potrebbero beneficiare di tariffe preferenziali, in particolare quelli relativi a infrastrutture, difesa e tecnologia.

4. Cina

La Cina è un importante fornitore di beni per l’Iraq, in particolare per quanto riguarda elettronica, macchinari e beni di consumo. Le importazioni dalla Cina sono soggette alle aliquote tariffarie standard, sebbene alcuni articoli possano beneficiare di tariffe ridotte in base ad accordi bilaterali tra i due Paesi.

5. Paesi in via di sviluppo

L’Iraq partecipa al Sistema di preferenze generalizzate (SPG), che consente tariffe ridotte sui beni importati dai paesi in via di sviluppo, in particolare su beni essenziali come tessili, prodotti alimentari e materie prime.


Informazioni sul paese: Iraq

  • Nome formale: Repubblica dell’Iraq (Jumhūriyyat al-‘Irāq)
  • Capitale: Baghdad
  • Città più grandi:
    • Baghdad
    • Bassora
    • Mosul
  • Reddito pro capite: $ 5.000 (stima 2023)
  • Popolazione: 44 milioni (stima del 2023)
  • Lingua ufficiale: arabo (il curdo è anche una lingua ufficiale nella regione del Kurdistan)
  • Valuta: dinaro iracheno (IQD)
  • Posizione: Medio Oriente, confina con Turchia, Iran, Kuwait, Arabia Saudita, Giordania e Siria.

Geografia, economia e principali industrie

Geografia

L’Iraq si trova in Medio Oriente, in una posizione strategica che collega il mondo arabo con la Turchia e l’Iran. Il suo paesaggio è variegato e comprende vasti deserti, le valli dei fiumi Tigri ed Eufrate e pianure fertili. I fiumi iracheni hanno storicamente sostenuto l’agricoltura, sebbene il paese si trovi ad affrontare sfide legate alla scarsità d’acqua e alla desertificazione.

La posizione dell’Iraq, vicina al Golfo Persico, gli consente di accedere a importanti rotte commerciali marittime. Il paese condivide anche confini terrestri con diversi attori chiave della regione, rendendolo un importante snodo per il commercio e le esportazioni di energia.

Economia

L’economia irachena dipende fortemente dal settore petrolifero, che rappresenta circa il 90% delle entrate statali e l’80% delle esportazioni. Il paese detiene alcune delle maggiori riserve accertate di petrolio e gas naturale al mondo. Nonostante la sua ricchezza di risorse naturali, l’Iraq si trova ad affrontare sfide economiche significative, tra cui la necessità di diversificare la propria attività per allontanarsi dalla dipendenza dal petrolio, ricostruire le infrastrutture e migliorare la governance.

Anche l’agricoltura è un settore importante in Iraq, in particolare nelle zone lungo i fiumi Tigri ed Eufrate, dove la produzione di grano, orzo, datteri e riso è diffusa. Tuttavia, il settore agricolo è stato ostacolato da conflitti, scarsità d’acqua e pratiche agricole obsolete.

Sono in corso sforzi per rivitalizzare il settore industriale iracheno, in particolare attraverso investimenti nella produzionenell’edilizia e nelle energie rinnovabili.

Principali industrie

  1. Petrolio e gas: l’industria petrolifera irachena è la spina dorsale della sua economia, con i principali giacimenti situati a Bassora e Kirkuk. Il paese è un attore chiave nell’OPEC e ha una significativa capacità di esportazione attraverso i suoi porti meridionali.
  2. Agricoltura: l’agricoltura impiega gran parte della popolazione irachena, sebbene contribuisca solo in piccola parte al PIL. Il settore si concentra su prodotti di base come granoorzodatteri e riso.
  3. Costruzioni e infrastrutture: l’Iraq è in fase di ricostruzione dopo anni di conflitto, con progetti infrastrutturali su larga scala volti a ricostruire stradescuoleospedali e abitazioni.
  4. Manifatturiero: il settore manifatturiero è in crescita, con investimenti nei settori del cementotessile e farmaceutico.
  5. Energia: oltre al petrolio e al gas, l’Iraq sta valutando le opzioni energetiche rinnovabili, tra cui l’energia solare ed eolica, per diversificare le sue fonti energetiche e far fronte alla carenza di elettricità.