L’Australia, un paese vasto ed economicamente avanzato situato nell’emisfero australe, importa un’ampia gamma di beni da tutto il mondo. Il suo isolamento geografico e l’ampio mercato interno creano una forte domanda per una vasta gamma di prodotti, tra cui beni di consumo, attrezzature industriali e prodotti agricoli. Per regolamentare questo flusso di importazioni, l’Australia applica un sistema tariffario strutturato con aliquote variabili in base alla natura dei prodotti, al loro paese di origine e agli accordi commerciali applicabili. Oltre ai dazi doganali standard, possono essere applicati dazi doganali speciali ai prodotti provenienti da determinati paesi, soprattutto in assenza di accordi di libero scambio (ALS).
L’Australia partecipa attivamente al commercio globale e aderisce a diversi importanti accordi commerciali, come il Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP), l’ASEAN-Australia-New Zealand Free Trade Agreement (AANZFTA) e l’China-Australia Free Trade Agreement (ChAFTA). Questi accordi riducono i dazi su molte importazioni, in particolare dai paesi partner, ma le merci provenienti da paesi non partner potrebbero essere soggette a dazi più elevati.
Categorie tariffarie per i prodotti importati
L’Australia utilizza un sistema armonizzato per classificare i beni importati, con aliquote tariffarie diverse per ogni categoria. Queste tariffe riflettono gli obiettivi del governo di proteggere le industrie nazionali, promuovere le relazioni commerciali internazionali e garantire l’accesso alle importazioni necessarie.
1. Prodotti agricoli
Le importazioni agricole svolgono un ruolo cruciale nell’integrazione della produzione interna, in particolare per i prodotti che l’Australia non produce in grandi quantità, come alcuni frutti tropicali e alimenti trasformati. Le tariffe doganali per i prodotti agricoli sono concepite per tutelare gli agricoltori locali, consentendo al contempo l’importazione di beni alimentari necessari.
1.1 Aliquote tariffarie per i principali prodotti agricoli
- Frutta e verdura:
- Frutta fresca (ad esempio banane, ananas, mango): 5%
- Verdure (ad esempio pomodori, cipolle, carote): 5%
- Frutta e verdura congelate: 5%-10%, a seconda del prodotto.
- Cereali e granaglie:
- Grano: 0% (il grano è esente da dazi doganali per incentivare le importazioni in caso di carenze locali).
- Riso: 0%
- Mais: 5%
- Carne e pollame:
- Manzo: 5%
- Maiale: 5%
- Pollame (pollo, tacchino): 5%
- Prodotti lattiero-caseari:
- Latte e latte in polvere: 0% (gli accordi di libero scambio eliminano i dazi sui principali prodotti lattiero-caseari).
- Formaggio (tutti i tipi): 5%
- Burro: 5%
- Alimenti trasformati:
- Frutta e verdura in scatola: 5%-10% a seconda del Paese di provenienza.
- Snack confezionati (ad esempio patatine, biscotti): 5%-10%
- Piatti surgelati e prodotti pronti al consumo: 10%
1.2 Dazi speciali all’importazione per i prodotti agricoli
Le importazioni agricole dell’Australia beneficiano di diversi accordi commerciali chiave, che riducono o eliminano significativamente i dazi doganali:
- Membri del CPTPP: i paesi aderenti all’Accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico (CPTPP), come Giappone, Canada e Messico, hanno accesso preferenziale al mercato australiano. I prodotti agricoli provenienti da questi paesi sono spesso soggetti a dazi doganali inferiori o nulli. Ad esempio, la carne bovina proveniente dal Giappone e la carne suina proveniente dal Canada entrano in Australia a tariffe ridotte, a volte fino al 2%.
- Accordo di libero scambio ASEAN-Australia-Nuova Zelanda (AANZFTA): l’AANZFTA consente ad alcune importazioni agricole provenienti dal Sud-est asiatico (ad esempio, Indonesia, Thailandia, Malesia) di beneficiare di dazi ridotti o nulli. Importazioni agricole chiave come riso, frutta tropicale e olio di palma possono entrare senza dazi, rendendo questi prodotti più accessibili per i consumatori australiani.
- ChAFTA: in base all’accordo di libero scambio tra Cina e Australia, molti prodotti agricoli provenienti dalla Cina, come latticini e alcuni tipi di frutta, entrano in Australia con tariffe doganali più basse, spesso ridotte a zero per alcuni beni essenziali.
2. Beni industriali
L’Australia dipende fortemente dalle importazioni di beni industriali, in particolare macchinari, attrezzature e materie prime necessarie per i suoi solidi settori manifatturiero, minerario ed edile. Per sostenere la crescita industriale e garantire prezzi competitivi, i dazi sui beni industriali sono moderati, ma variano a seconda del tipo di prodotto.
2.1 Macchinari e attrezzature
Macchinari e attrezzature industriali sono fondamentali per i progetti infrastrutturali, le attività minerarie e l’industria manifatturiera australiana. Le tariffe sono strutturate per garantire l’accesso alle migliori attrezzature, mantenendo al contempo un certo livello di tutela per i produttori locali.
- Macchinari pesanti:
- Gru, bulldozer, escavatori: 5%
- Attrezzature minerarie (ad esempio, piattaforme di perforazione, caricatori): 5%
- Attrezzature di produzione:
- Macchine per la lavorazione dei metalli (ad esempio torni, fresatrici): 5%
- Macchine per la produzione tessile: 5%
- Attrezzature per la lavorazione alimentare: 5%
- Apparecchiature relative all’energia:
- Turbine eoliche: 0%
- Pannelli solari: 0%
- Generatori e turbine per la produzione di energia: 0%-5%
- Apparecchiature e componenti elettrici:
- Trasformatori elettrici: 5%
- Motori e generatori: 5%
- Cablaggio e cavi elettrici: 5%
2.2 Automobili e ricambi auto
L’industria automobilistica australiana è passata dalla produzione manifatturiera all’importazione, soprattutto da quando la produzione locale di automobili è cessata nel 2017. Il Paese importa sia veicoli sia ricambi auto, applicando tariffe doganali per proteggere le imprese locali e garantire la competitività.
- Veicoli passeggeri:
- Nuovi veicoli: 5%
- Veicoli usati: 5% (con ulteriori restrizioni all’importazione di veicoli usati, volte a tutelare la sicurezza stradale e gli standard ambientali).
- Veicoli commerciali:
- Camion e autobus: 5%
- Ricambi auto:
- Motori: 5%
- Pneumatici: 5%
- Componenti dei freni, sistemi elettrici e altre parti meccaniche: 5%
2.3 Dazi speciali all’importazione per i beni industriali
L’Australia ha stipulato diversi accordi di libero scambio che incidono sull’importazione di beni industriali, riducendo le tariffe doganali e incoraggiando le partnership commerciali:
- Accordo di libero scambio con Giappone e Corea del Sud: in base a questi accordi, un’ampia gamma di beni industriali, in particolare macchinari e veicoli, entra in Australia senza dazi doganali. Ciò ha reso le attrezzature giapponesi e coreane altamente competitive sul mercato australiano.
- ChAFTA (Accordo di libero scambio Cina-Australia): questo accordo ha eliminato gradualmente i dazi su molti prodotti industriali provenienti dalla Cina, rendendo più convenienti per le aziende australiane le importazioni di macchinari, componenti elettrici e ricambi auto cinesi.
3. Elettronica di consumo ed elettrodomestici
L’Australia è un importante importatore di elettronica di consumo ed elettrodomestici, poiché la produzione locale è limitata. Data l’elevata domanda di questi beni, le tariffe doganali sono generalmente basse per garantire prezzi competitivi e un’ampia disponibilità.
3.1 Elettronica di consumo
L’elettronica di consumo come smartphone, laptop e televisori è tra i prodotti importati più comuni in Australia. Il paese importa questi beni principalmente da centri manifatturieri asiatici come Cina, Corea del Sud e Giappone.
- Smartphone: 0% (agli smartphone non viene applicata alcuna tariffa, il che aiuta a mantenere i prezzi competitivi).
- Computer portatili e tablet: 0%
- Televisioni: 5%
- Attrezzature audio e visive:
- Altoparlanti, sistemi audio e cuffie: 5%
- Sistemi home theater: 5%
3.2 Elettrodomestici
L’Australia importa la maggior parte dei suoi elettrodomestici, che sono soggetti a tariffe doganali moderate per garantire sia la convenienza sia un certo livello di protezione all’industria nazionale.
- Frigoriferi: 5%
- Lavatrici: 5%
- Forni a microonde: 5%
- Condizionatori d’aria: 5%
- Lavastoviglie: 5%
3.3 Dazi speciali all’importazione per elettronica ed elettrodomestici
Gli accordi di libero scambio dell’Australia prevedono tariffe vantaggiose su prodotti elettronici ed elettrodomestici importati dai paesi partner:
- Accordo di libero scambio con gli Stati Uniti: i prodotti elettronici importati dagli Stati Uniti, tra cui computer, smartphone ed elettrodomestici, beneficiano di tariffe pari a zero in base all’accordo di libero scambio Australia-USA (AUSFTA).
- Giappone e Corea del Sud: in base ai rispettivi accordi di libero scambio, i prodotti elettronici e gli elettrodomestici provenienti da Giappone e Corea del Sud entrano in Australia con tariffe doganali inferiori o pari a zero, rendendo i prodotti di aziende come Samsung, LG e Sony altamente competitivi sul mercato australiano.
- Cina (ChAFTA): l’accordo di libero scambio Cina-Australia ha ridotto significativamente le tariffe sulla maggior parte dei prodotti elettronici di consumo importati dalla Cina, determinando una riduzione dei costi per prodotti come smartphone, televisori ed elettrodomestici da cucina.
4. Tessili, abbigliamento e calzature
L’Australia importa una quantità considerevole di prodotti tessili, abbigliamento e calzature a causa del declino della produzione locale in questi settori. I dazi su questi beni tendono a essere più elevati rispetto ad altri prodotti di consumo, per fornire una certa protezione a ciò che resta dell’industria nazionale.
4.1 Abbigliamento e vestiario
Per l’Australia, vestiario e articoli di vestiario rappresentano le principali importazioni; la maggior parte dei prodotti proviene da paesi asiatici come Cina, Vietnam e Bangladesh.
- Abbigliamento standard:
- Capi di abbigliamento basici (ad esempio magliette, jeans, maglioni): 5%-10%
- Abbigliamento formale (ad esempio, abiti, vestiti): 10%
- Marchi di lusso e di stilisti: 10%-15% (gli articoli di lusso, soprattutto quelli provenienti dall’Europa, sono soggetti a dazi doganali più elevati).
- Abbigliamento sportivo e atletico: 5%-10%
4.2 Calzature
L’Australia importa un’ampia varietà di calzature, tra cui scarpe sportive, calzature alla moda e marchi di lusso.
- Calzature standard: 5%
- Calzature di lusso (ad esempio scarpe firmate): 10%-15%
- Scarpe sportive: 5%-10%
4.3 Tessuti e tessuti grezzi
Vengono importate anche materie prime per l’industria tessile, per soddisfare le esigenze dei produttori e degli stilisti locali.
- Cotone: 0% (l’Australia sostiene l’industria tessile locale consentendo l’importazione di cotone senza dazi doganali).
- Lana: 0% (la produzione nazionale di lana è un’industria significativa, ma le importazioni esenti da dazi sostengono la produzione locale).
- Fibre sintetiche: 5%-10% (i dazi vengono applicati per proteggere la produzione tessile sintetica nazionale).
4.4 Dazi speciali all’importazione per i prodotti tessili
L’Australia applica dazi speciali sui prodotti tessili e sull’abbigliamento in base ad accordi commerciali:
- ChAFTA: in base all’accordo di libero scambio tra Cina e Australia, i prodotti tessili e l’abbigliamento importati dalla Cina beneficiano di tariffe doganali ridotte, spesso pari al 5%. Ciò rende la Cina uno dei maggiori fornitori di abbigliamento per il mercato australiano.
- AANZFTA: In base all’accordo di libero scambio ASEAN-Australia-Nuova Zelanda, gli abiti importati dai paesi del Sud-Est asiatico come Vietnam, Indonesia e Filippine sono soggetti a tariffe doganali inferiori rispetto alle importazioni dai paesi non aderenti all’FTA.
- Importazioni di lusso dall’Europa: la moda firmata e l’abbigliamento di lusso provenienti dall’Europa, in particolare da paesi come Italia e Francia, sono soggetti a tariffe doganali più elevate, spesso del 10%-15%, a dimostrazione degli sforzi dell’Australia per proteggere la propria industria della moda e la produzione tessile di alta gamma.
5. Prodotti farmaceutici e apparecchiature mediche
L’Australia ha un solido sistema sanitario pubblico e l’accesso a prodotti farmaceutici e dispositivi medici è essenziale. Per garantire che questi prodotti essenziali rimangano accessibili, i dazi su prodotti farmaceutici e dispositivi medici sono generalmente bassi o inesistenti.
5.1 Prodotti farmaceutici
- Medicinali (generici e di marca): 0% (non vengono applicate tariffe sui medicinali essenziali per garantirne l’accessibilità economica).
- Vaccini: 0% (esenti da tariffe in base alle normative sulla sanità pubblica).
- Integratori e vitamine: 5% (si applicano tariffe moderate ai prodotti sanitari non essenziali).
5.2 Apparecchiature mediche
L’Australia importa una vasta gamma di apparecchiature mediche, tra cui strumenti diagnostici e chirurgici, per supportare la propria infrastruttura sanitaria.
- Strumenti diagnostici (raggi X, risonanze magnetiche): 0% (le apparecchiature sanitarie critiche sono esenti da dazio).
- Strumenti chirurgici: 0%
- Letti ospedalieri, sistemi di monitoraggio e apparecchiature correlate: 5%
5.3 Dazi speciali all’importazione per i prodotti medici
- Accordi di libero scambio: i prodotti farmaceutici e i dispositivi medici importati dai paesi con cui l’Australia ha accordi di libero scambio (ad esempio Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud) generalmente entrano in esenzione da dazi, garantendo prezzi competitivi e una fornitura affidabile.
- Iniziative di sanità pubblica: durante le emergenze di sanità pubblica, come la pandemia di COVID-19, l’Australia potrebbe ridurre o sospendere temporaneamente le tariffe sulle forniture mediche come dispositivi di protezione individuale (DPI), ventilatori e kit diagnostici per garantire un accesso rapido e conveniente.
6. Alcol, tabacco e beni di lusso
L’Australia impone dazi doganali e accise tra i più elevati su prodotti considerati non essenziali o di lusso, come alcol, tabacco e beni di lusso. Questi dazi contribuiscono a regolare i consumi e a generare entrate per il governo.
6.1 Bevande alcoliche
- Birra: 5% (oltre alle accise basate sul contenuto alcolico).
- Vino: 5% (l’Australia è un importante produttore di vino, ma le importazioni sono soggette sia a tariffe doganali sia alla concorrenza interna).
- Superalcolici: 5%-10% (agli alcolici come whisky, vodka e rum vengono applicate accise più elevate).
6.2 Prodotti del tabacco
I prodotti del tabacco sono soggetti, oltre che alle tariffe, a imposte elevate, il che scoraggia il consumo e sostiene gli sforzi per la salute pubblica.
- Sigarette: 0% (nessuna tariffa di importazione, ma soggette a notevoli accise).
- Sigari: 0% (vengono invece applicate accise elevate).
- Altri prodotti del tabacco: 0%
6.3 Beni di lusso
I beni di lusso, quali prodotti elettronici di alta gamma, gioielli, abbigliamento firmato e accessori, sono soggetti a tariffe più elevate per riflettere la loro natura non essenziale.
- Orologi e gioielli: 5%-10%
- Borse e accessori firmati: 10%-15%
- Elettronica di fascia alta: 5%-10%
6.4 Dazi speciali all’importazione per beni di lusso
- Importazioni di lusso europee: i prodotti di alta gamma provenienti dall’Europa, in particolare moda, gioielli e accessori firmati provenienti da paesi come Italia e Francia, potrebbero essere soggetti a dazi doganali fino al 15%. Questi dazi proteggono i mercati locali del lusso e contribuiscono a mantenere la bilancia commerciale dell’Australia.
- Beni di lusso statunitensi: in base all’accordo di libero scambio tra Australia e Stati Uniti (AUSFTA), i beni di lusso provenienti dagli Stati Uniti sono generalmente soggetti a tariffe doganali inferiori rispetto ai paesi non aderenti all’FTA, sebbene su determinati prodotti come alcolici e tabacco possano comunque essere applicate accise.
Informazioni sul paese Australia
- Nome formale: Commonwealth dell’Australia
- Capitale: Canberra
- Tre città più grandi:
- Sidney
- Melbourne
- Brisbane
- Reddito pro capite: circa 55.000 USD (stima del 2023)
- Popolazione: circa 26 milioni (stima del 2023)
- Lingua ufficiale: inglese
- Valuta: Dollaro australiano (AUD)
- Posizione: emisfero australe, circondato dall’oceano Indiano e dall’oceano Pacifico, confinante a sud-est con la Nuova Zelanda e a nord con il sud-est asiatico.
Geografia dell’Australia
L’Australia è il sesto paese al mondo per superficie, con una superficie di 7,692 milioni di chilometri quadrati. La sua geografia variegata comprende vasti deserti, foreste pluviali tropicali, catene montuose e lunghe coste. La geografia fisica del paese è tipicamente suddivisa in diverse regioni chiave:
- L’Outback: una vasta regione arida che copre gran parte dell’Australia centrale. Noto per il suo clima rigido, la scarsa popolazione e la fauna selvatica unica, l’Outback svolge un ruolo significativo nei settori minerario ed energetico australiano.
- Pianure costiere: le principali città e centri abitati australiani si trovano lungo le pianure costiere, in particolare sulle coste orientali e sud-orientali. Il clima in queste zone è temperato, rendendole ideali per l’agricoltura, il turismo e il commercio.
- Grande Catena Divisoria: Estendendosi lungo la costa orientale, questa catena montuosa separa la fertile costa orientale dall’arido entroterra. La catena ospita parchi nazionali, fiumi e terreni agricoli.
- Nord tropicale: la parte settentrionale dell’Australia, che comprende regioni come il Queensland e il Territorio del Nord, ha un clima tropicale ed è nota per le foreste pluviali, le spiagge e la Grande Barriera Corallina, il più grande sistema di barriera corallina del mondo.
Economia e principali industrie australiane
L’Australia ha un’economia di mercato mista che dipende fortemente dal commercio internazionale. È uno dei paesi più ricchi al mondo, con un elevato tenore di vita, un solido settore finanziario e una solida economia di esportazione. Il successo economico dell’Australia è trainato principalmente dalle risorse naturali, ma anche altri settori come i servizi, l’agricoltura e il settore manifatturiero svolgono un ruolo significativo.
1. Risorse minerarie e naturali
- L’Australia è uno dei maggiori produttori mondiali di carbone, minerale di ferro, oro e gas naturale. Il settore minerario è una componente cruciale dell’economia, generando significativi ricavi dalle esportazioni e occupazione.
- Esportazioni: il minerale di ferro e il carbone sono le principali esportazioni, in particolare verso mercati come Cina, Giappone e Corea del Sud.
2. Agricoltura
- L’Australia è un importante produttore agricolo, esportando prodotti come grano, carne bovina, lana e vino. Il suo vasto settore agricolo beneficia di tecnologie avanzate e di climi favorevoli, in particolare nelle regioni meridionali e orientali.
- Esportazioni: le principali esportazioni agricole includono carne, latticini, cereali e vino.
3. Produzione
- Nonostante il declino registrato negli ultimi anni nel settore manifatturiero australiano, esso continua a rappresentare una parte significativa dell’economia, in particolare in settori come la lavorazione alimentare, la produzione di macchinari e l’industria farmaceutica.
- Settori chiave: il paese produce automobili, componenti per aeromobili e dispositivi medici.
4. Servizi e turismo
- Il settore dei servizi, che comprende finanza, istruzione, sanità e turismo, rappresenta la parte più consistente dell’economia australiana in termini di occupazione.
- Turismo: l’Australia è una delle principali destinazioni turistiche e attrae ogni anno milioni di visitatori grazie alle sue attrazioni iconiche, come la Sydney Opera House, la Grande Barriera Corallina e Uluru (Ayers Rock).